Uno dei tasti più dolenti nei reparti IT è spesso la latenza della rete. Lavorare con una connessione lenta è sicuramente di grande impedimento per gli utenti ma il problema diventa fonte di preoccupazione se a subire il rallentamento sono i potenziali clienti. 
Si stima che il tempo di permanenza medio della visita a un sito sia inferiore al minuto e che i primi 10 secondi siano i più critici.

L’usabilità del sito web è certamente data da una grafica accattivante e di facile comprensione, ma soprattutto dai tempi di attesa nella transizione fra le pagine, che è uno dei principali fattori che causano l’abbandono dei carrelli.

Questo problema è di facile immaginazione nel caso di un e-commerce che si rivolge all’utente finale, ma è uno scenario che si può verificare anche nel business to business. Tutte le aziende che offrono servizi informatici ai propri partner, affiliati, rivenditori o semplicemente a sedi secondarie poste in luoghi geograficamente distanti e in cui magari le linee dati non sono proprio performanti, riscontrano spesso questo genere di difficoltà.

Ciò accade perché quando un utente fa una richiesta al sito, essa deve percorrere  l’intera distanza che separa l’utente dall’hosting e, ponendo il caso di un utente in Sud America che fa richiesta ad una pagina in hosting a Milano, sicuramente i secondi di attesa superano i 40. Se prendiamo poi in considerazione il caso di una azienda con il sito in Italia e un utente in Asia prima di avere una risposta dalla pagina l’utente potrebbe dover attendere anche 90 secondi.

Per risolvere questa difficoltà ci sono diversi servizi ma la cosa migliore rimane la Content Delivery Network, ovvero il servizio che alcuni grandi Provider di rete offrono. Con questa attività i Carrier che hanno vari server sparsi in giro per il mondo, memorizzano su tali server i contenuti delle pagine web che non vengono aggiornati frequentemente, così che quando gli utenti per esempio australiani, fanno una richiesta al sito italiano non arriveranno fino al server di Milano ma esploreranno il contenuto che si trova sul server di Sidney. Periodicamente in base alla frequenza di aggiornamento del sito anche la cache localizzata sul server in Australia verrà aggiornata. E solo così i minuti di attesa posso ridursi notevolmente, anche del 70-75%.

Questo tipo di servizio è senza ombra di dubbio essenziale per aziende che operano con e-commerce, streaming e tutto ciò che ha a che fare con i consumatori finali, per non perdere potenziali guadagni, ma si sta sempre più diffondendo anche in aziende che operano con loro succursali localizzate in altri continenti.

 

– Eloina Pesce 09/03/2017