Con un importante attacco informatico all’inizio di Novembre 2018 hacker sconosciuti hanno ottenuto l’accesso a migliaia di account di PEC italiani, compresi quelli di magistrati e funzionari della sicurezza. Le e-mail certificate garantiscono la validità dell’identità del mittente, nonché la data e l’ora di invio e ricezione dell’email, fornendo loro uno stato giuridico chiaro.
“Questo è stato il peggior attacco che abbiamo avuto dal gennaio di quest’anno e ha avuto ripercussioni importanti, ma la situazione è sotto controllo”, ha detto Roberto Baldoni, vicedirettore generale del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (Dis) con delega alla cyber security.
L’attacco è stato lanciato il 12 novembre e ha preso di mira un server vicino a Roma che gestisce account di PEC per la pubblica amministrazione. Gli hacker sono riusciti ad accedere ai dati di circa 500.000 account, compresi quelli di circa 9.000 magistrati e membri di una delle più importanti agenzie di sicurezza intergovernativa. Non è ancora chiaro se i resoconti di ministri, capi di spionaggio o pezzi grossi militari siano stati violati.
“L’unica cosa che sappiamo per certo è che questo attacco non è stato lanciato dall’Italia”, ha detto Baldoni in una conferenza stampa. A seguito del cyber assalto, il sistema informatico utilizzato dalle corti d’appello italiane è stato sospeso e Baldoni ha invitato gli italiani con account e-mail certificati a cambiare immediatamente la loro password.
Ogni azienda, sia pubblica che privata, di ogni dimensione, è costantemente sotto attacco e a rischio sicurezza. E’ necessario proteggere i propri dati e quelli dei clienti con i migliori mezzi a disposizione.
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(Fonte: Reuters, Novembre 2018)